IL RESTAURO
La devastazione dovuta alla guerra e all’incuria rende l’edificio un rudere, fino al 2002, quando la signora Titti Zabert Colombo lo acquistò per riportarlo a nuovo splendore.
Il restauro venne affidato allo Studio Architetto Fiorentino di Sorrento che, dopo un accurato e rigoroso studio filologico, decide di progettare l’opera di restauro con un duplice approccio, conservativo ed innovativo.
La parte di edificio esistente è oggetto quindi di un intervento di restauro conservativo finalizzato al recupero ed alla valorizzazione di ogni traccia che potesse avere valore documentario e culturale per la sua storia e per la storia di chi lo ha abitato.
Lì dove il tempo o la guerra hanno reso impossibile la ricomposizione dell’immagine originaria dell’insieme dell’edificio o dei suoi singoli ambienti, si è intervenuti, quando necessario, con integrazioni immediatamente riconoscibili; con una soluzione architettonica di elegante sobrietà razionalistica , in grado di garantire la funzionalità degli spazi espositivi senza collidere con il preesistente originale.
Nell’ala moderna sono stati quindi ricavati gli ampi ambienti destinati al centro congressi.